Note: 1983: in occasione della prima de E la nave va, Rimini è pronta a riaccogliere il suo figlio più celebre con una festa degna del personaggio.
Gli organizzatori hanno pensato a tutto, anche a un regalo speciale: una casetta sul porto, proprio come quella che Fellini aveva descritto alcuni anni prima in un passaggio de La mia Rimini.
Un buen retiro a pochi metri dalla banchina dove il Maestro potrà rifugiarsi ogni volta che vorrà, ricongiungendosi così con la città abbandonata tanti anni prima.
Giorgio Franchini, l’architetto incaricato da Marco Arpesella di individuare e ristrutturare l’abitazione, si volge indietro e racconta lo svolgimento degli eventi fino alla loro tragica conclusione. |