Note: Città riflessa, città rifratta, semisommersa, affogata, boccheggiante, ma anche centrifuga, conflagrata, esplosa, schizzata, eppure allo stesso tempo inquietante e segmentata, inebriata del verde, degli smeraldi e del fondo, sognante, trasognata, ammutolita nel silenzio delle acque, trasecolata ed esterrefatta, città che non ha più voglia di contemplare sé stessa ma, anzi, si sottrae alla logica degli sguardi e si fa altro da sé, si fonde con ulteriori possibilità di esistenza per ridursi alla purezza di ciò che forma non ha più perché ormai intatto, non misurato, non delimitato; e, soprattutto, indefinibile all’occhio umano. |