Note: C’è sempre qualcuno che ci guarda e che ci osserva, sembrano dire le opere di Lucio Frasson, e proprio su questo concetto di terzo occhio egli è riuscito a riprodurre ed inventare l’apparenza della realtà che ci circonda, utilizzando sia simbologie specifiche, sia rielaborazioni tecnico-illusioniste, come l’anamorfosi, sia composizioni che sembrano collegarsi alla filosofi a orientale e alle energie nascoste dentro di noi. Nella prima opera, intitolata Riflessi d’acqua ad Amsterdam (Venezia del Nord), il gioco delle luci e dei riflessi diventa un tutt’uno con l’elemento acqua, la componente femminile delle nostre energie psico-spirituali, ma che ben può significare, di riflesso, anche la divinità. Al posto delle gondole veneziane qui troviamo le ninfee, che simboleggiano la luce del sole, e quindi la regalità. |