Note: Un incubo ricorrente torturatore del sonno, ogni notte immagini e scenari sconosciuti. Il commissario Giovanni Karata351; vive solitario tra depressione e rabbia, nessuna ragione per esistere, il tempo una lancetta rotta. Nella periferia di Roma viene ritrovato il cadavere di una ragazza incinta con la mano destra mozzata e gli occhi bucati. Le autorità riconoscono immediatamente la firma dell’omicidio, un pericoloso serial killer compie lo stesso disegno da oltre quattro anni senza lasciare tracce. Il commissario viene reincaricato a svolgere le indagini con la sua vecchia squadra ma soltanto l’aiuto di un misterioso personaggio porterà ad una svolta. L’epilogo della cattura diventerà una stanza di specchi, i suoi incubi diventeranno reali e l’assassino un enigmatico mentore. La loro vita s’incrocia. Il movente degli omicidi affonda le radici nella primordiale storia dell’uomo, un segreto millenario racchiuso tra le parole del Genesi, lo stesso segreto raccontato dalle immagini del suo incubo. Il peccato originale aveva modificato la mente umana distruggendo il vero senso della vita, la nostra spregevole società fu la conseguenza. L’umanità stava compiendo un percorso scritto che avrebbe portato alla costruzione di una nuova torre di Babele. Le ricerche attraverseranno i secoli, da Augusto a Costantino, da Papa Giovanni XXXIII a Papa Francesco e lo porteranno a camminare nel luogo dove una volta esisteva il Giardino dell’Eden. L’uomo ha diritto di vivere ma il nostro errore ha precluso questo accesso obbligandoci alla tristezza eterna. Alfabeto morte. La prigione mentale che rende la vita irreale. |