Note: Ali di ferro é il resoconto dell’incompiuto. Di una vita che pur vissuta non si compie. Incompleta la formazione, l’esperienza é insuffciente é manchevole di opportunitá, il confronto é solamente abbozzato, la visione é parziale, le decisioni monche, le scelte quasi del tutto inesistenti, la consapevolezza traballante. Una vita non riuscita. In questo tempo le regole e i doveri tarpano ogni possibile sviluppo, impedendo la crescita. Sottoposti alla quotidiana sopportazione in una gabbia lavorativa dove si spingono bottoni si china il capo, si dice si, siamo incasellati dentro una routine che ha eliminato i sogni e permette solo desideri di consumo sesso compreso. Si intravede un desiderio di cambiamento un bisogno di completezza e la veritá arriva chiara: come la gabbia che li ospita. Come una trappola. Nelle poesie non ci sono spiragli, possibilitá, speranze. Tutti i protagonisti sono incompleti fruitori di una vita parziale. Non vera, non propria e inespressa. Nessuno prova l’evasione, poiché nessuno ha gli strumenti adatti. Vivere in questo contesto é una giornaliera mancanza di se stessi. Solo un paio di ali, ali pesanti fatte di doveri, sottomissione alle regole altrui, provano il volo, Ma senza spiegare le ali si resta nella gabbia anche se é aperta. Ci guardiamo allo specchio ignari di noi stessi. |