Note: Partendo dai fascicoli personali dei sovversivi nel Casellario Politico Centrale, quindi dalle biografie dai militanti di base, si è abbozzata una ricostruzione dal basso della storia del movimento operaio e socialista per alcune aree della Lombardia, del Piemonte, e dell’Emilia. Partendo sempre dalle biografie, ma questa volta da quelle dei dirigenti e quadri politici e sindacali del movimento operaio e socialista, abbiamo abbozzato una ricostruzione della storia dei due centri dirigenti liguri: quello riformista di Genova, che si innesta sulla tradizione mazziniana, cui fa da contraltare quello sindacalista rivoluzionario e anarchico dell’hinterland industriale di Genova: Sestri Ponente e Sampierdarena. Nelle altre aree della Liguria: il Ponente savonese, il Ponente imperiese, il Levante spezzino, il Levante del Tigullio, non ci furono veri e propri centri dirigenti che abbiano esercitato una egemonia nei loro territori, ma emersero leaders che, usciti dall’ambito locale, si proposero sulla scena nazionale, quali Giacinto M. Serrati, Pasquale Binazzi, Umberto Marzocchi, Arrigo Cervetto, che riteniamo meritevoli di essere rivisitati. |