Note: “Nella Bibbia il Libro dei Salmi ha un posto speciale, per il grande valore spirituale che gli attribuisco-no ebrei e cristiani: è una raccolta di 150 preghiere (nel senso più ampio della parola: ci sono invoca-zioni, lodi, richieste, lamenti, ringraziamenti...) che riguardano tutte le situazioni della vita dell’orante; scritte in ebraico e tradotte in greco nella Settanta (il termine “salmi” deriva da psalmoi, che deriva dal verbo psallo, “cantare con musica”).
I più antichi – tramandati prima oralmente – possono risalire al tempo della monarchia (X sec. a.C.), messi per iscritto a partire dal VI sec., con la redazione pressoché definitiva del libro tra la fine del III e l’inizio del II sec. a.C. Anche se l’introduzione della maggior parte dei salmi indica una situazione e un autore (circa metà sono attribuiti a Davide), li si ritiene opera di vari autori, generalmente ignoti. Sono tra i testi più citati nel Nuovo Testamento: Gesù stesso prega con essi, come testimonia il Salmo 22 pronunciato sulla croce (Mc 15,34).
I salmi vengono indicati con i numeri da 1 a 150; va però notato che il Sal 9 della versione greca dei LXX e della Vulgata latina, nell’ebraico appare diviso nei due salmi 9 e 10. In conseguenza di questo fatto, dal Sal 10 al Sal 147, la numerazione del Salterio ebraica è più alta di una unità in rapporto ai LXX e alla Vulgata; nel Sal 115-116 la differenza raggiunge poi le due unità. Noi seguiremo il testo della Bibbia di Gerusalemme, e la numerazione ebraica.” (dall’Introduzione di Don Giorgio De Capitani) |