Note: Amapolas narra dell’amore e odio di Rimbaud e Verlaine, di un moderno Dorian Gray e di suo marito che lo aspetta a casa, di passioni che sembrano un ossimoro nella propria essenza, come quella tra un ebreo e un sergente tedesco. Ma ancora, nelle pagine dell’antologia è possibile immedesimarsi in Claudio, Jaime, Jim e Santiago, o in Paula, Regina, Clara, Vanesa o nei “Belli Addormentati” che restano in attesa che qualcosa o qualcuno possa risvegliarli.
La mappa dei venti racconti non ci porta solo dalla Spagna al Cile, al Messico, all’Argentina, alla Colombia, passando per gli Stati Uniti, ma ci conduce da luoghi remoti e dimenticati fino alle dicotomiche realtà metropolitane, ricche di occasioni ma spesso ancor più problematiche.
Nell’antologia, il lettore si perde in viaggi onirici che esplorano amori angelici, in luoghi che trascendono il corpo e la realtà, ma allo stesso tempo si trova a fare i conti con la dimensione burocratica dell’amore: quella delle unioni civili e dei diritti dei cittadini.
Quelli di Amapolas sono amori veri, intensi, passionali, talvolta addirittura violenti, e che di certo esplorano tutte le sfaccettature e le implicazioni del sentimento che muove il mondo, libero dalle gabbie identitarie e dai confini di genere. |