Note: Archivio Storico del Comune di Riposto Inventario Salvatore Spina
16 x 23, ISBN 978-88-7751-376-2, pagg. 92, ill. -
L’archivio, quale testimonianza storica, è una fonte insostituibile per guardare al nostro passato. Esso rappresenta la nostra stessa vita; è la nostra identità. Ricostruirlo, inventariarlo, tutelarlo, sono momenti necessari per garantire la memoria di tutta la comunità che lo ha costruito, giorno dopo giorno, facendo confluire in esso le testimonianze delle azioni di tutti gli attori sociali. L’archivio del Comune di Riposto è una realtà relativamente giovane – se pensassimo a quelli dell’età dell’illuminismo –, ma non per questo le memorie in esso conservate non permettono di ridare nuova forza, ed intenso vigore, all’idea della scrittura della storia dei Comuni italiani. Riposto, porto dell’Etna, ha sofferto e vissuto diverse vicende che ne hanno strutturato la fisionomia urbana e sociale. Contrada della Contea di Mascali – nel Settecento –, diventa appendice di Giarre nei primi anni dell’Otto- cento e riesce a raggiungere la totale autonomia solamente nella metà dell’Ottocento. Il suo Archivio ha seguito queste sorti. Diviso e continuamente trasferito, è cresciuto nel totale disordine. Con le direttive degli intendenti, prima, e dei prefetti, d opo, l’archivio è stato sottoposto a diversi tentativi di riordino, per poi essere inglobato totalmente da quello giarrese, quando i due comuni vennero uniti in quello di Ionia. Caduto il regime, Riposto riacquistò la sua autonomia e le proprie carte archivistiche. Da un ventennio a questa parte, diversi progetti hanno permesso di ricostruire la struttura delle carte presenti nell’Archivio. Da ultimo, il progetto di Riordino del 2010, ha portato anche all’elaborazione e sviluppo di un database informatico (Archivia), che permette la consultazione dell’inventario e la lettura delle carte che sono state digitalizzate durante i lavori. Il progetto, infatti, ha puntato alla valorizzazione di un patrimonio archivistico di inestimabile valore, alla sua conservazione e, soprattutto, alla sua consultazione attraverso i più moderni sistemi informatici. Tutela, conservazione, riproduzione e diffusione sono, oggi, i nuovi dogmi della scienza archivistica e questa scrittura vuole porsi come viva testimonianza della loro applicazione. |