Note: Aurum La storia dell’uomo è sempre stata determinata dalla cupidigia e da una sfrenata sete di potere. Sin dall’antichità il simbolo primo della ricchezza materiale è rappresentato dall’oro e per antitesi la sua sublimazione simbolica e immateriale, l’oro alchemico, cioè la bellezza e ricchezza interiore, ne rappresenta invece la negazione. Il racconto vive di questa contrapposizione tra l’attaccamento alla materia e quel sentiero dell’anima che conduce all’amore universale. Proprio per impossessarsi dell’oro, di cui i territori del Piemonte occidentale e della Valle d’Aosta erano anticamente ricchissimi, il Console romano Appio Claudio Pulcro, scatenò una serie di sanguinose campagne di conquista ai danni del popolo celtico dei Salassi. Quest’ultimo cercò in ogni modo di difendere, non tanto la propria ricchezza, quanto la propria identità culturale e spirituale, dall’ombra cupa del potere materiale di Roma, che andava dilagando a macchia d’olio su tutto il mondo conosciuto.Siamo intorno al 130 a.C. la giovane Repubblica di Roma dopo aver attaccato le popolazioni celtiche della Gallia Transalpina, all’estremo opposto della penisola Italica, si trova contemporaneamente impegnata a fronteggiare le rivolte che condurranno alle guerre servili. Sull’isola mediterranea, lo schiavo Euno liberatosi dal giogo Romano, dà vita ad una rivolta che incendierà l’isola Siciliana e che l’esercito Romano soffocherà nel sangue. In questo contesto storico, l’arcidruido Deaglan, detentore di una arcana tradizione iniziatica e esoterica che affonda le radici nella storia più antica dell’uomo, incontrerà Ipparco da Nicea, il più grande studioso di astronomia dell’antichità. Tra realtà storica e fantasia, si svolge anche la storia d’amore tra i due protagonisti: Meylir, un druido Celtico e Maeja la figlia di Euno. Il loro rapporto valica le distanze e le avversità, annulla le differenze. Insieme sono più della somma di entrambi, si completano a vicenda, valicando persino i limiti dello spazio e del tempo. Sono anime gemelle e il loro accordo superando i limiti della carne, si rinnova vita dopo vita. Sono destinati a incontrarsi, incontrarsi, incontrarsi… e riconoscersi. |