Note: Cominciamo con una dichiarazione esplicita e senza possibilità di appello: la vicenda narrata in queste pagine avrebbe dovuto intitolarsi “Storia di uno Sfigato”. Perché alla fine, quasi sicuramente, il giudizio che il lettore darà del protagonista maschile del romanzo sarà “è uno sfigato”. Troppo debole, troppo innamorato, troppo sfortunato. Troppo sfigato, appunto. Eppure il suo cuore è puro, e tutti gli eventi che attraversa gli lasciano un segno indelebile nell’anima. Non giudicatelo troppo male: è solo un ragazzo perso in giro per il mondo, battuto ferito deriso e con un grande senso di inadeguatezza addosso… |