Note: Se Jo, la protagonista di Piccole donne, era una sognatrice, la Giò degli anni ottanta è una ragazza intrepida, per non dire temeraria. Le sue avventure cominciano con un misterioso appuntamento mancato con il padre, mai visto prima (ha piantato in asso da 17 anni una moglie e tre figlie piccolissime e una quarta in gestazione), per motivi meno limpidi, si direbbe, di quelli che hanno allontanato dalle piccole donne il padre, Mr March. Da Barcellona, a Roma, a New York, al Kafue National Park in Zambia, turbamenti dei sensi, fughe in macchina e sparatorie, vamp e gangster, ritrovamenti e smarrimenti, entusiasmi e gelosie d’una passione edipica vissuta mollo pericolosamente, si susseguono a perdifiato fino al gran finale in cui il padre si rivelerà non del tutto onesto ma splendido, la madre e le sorelle dotate di un sangue freddo insospettabile, e anche l’uomo di cui Giò si è un po’ invaghita, o a modo suo perdutamente innamorata, rivelerà qualcosa di imprevisto. |