Note: Ballando tra le macerie rievoca la chiassosa atmosfera riminese che fa seguito alla venuta dei liberatori e che ha nel ballo e nelle sue degradazioni il nuovo vangelo del tempo libero; senza dimenticare tuttavia, l’altra faccia della stessa medaglia, rappresentata dall’opera di quei cittadini che, in silenzio, senza nulla chiedere, si rimboccarono le maniche e curarono le proprie ferite. Una pagina di storia sotto certi aspetti spietata, ricostruita attraverso le cronache dei giornali dell’epoca; uno spaccato di cruda quotidianità che termina, nell’estate 1948, con la “brutta faccenda” della demolizione del Kursaal e con l’“industria del forestiero” che torna ad ingranare i suoi ritmi, dentro i quali il divertimento non è guardato come un ribaltamento di valori, un’espressione di rilassatezza dei costumi, uno scandalo insomma, ma come una componente essenziale della vacanza. |