Note: I simboli oggi sono tornati di moda, il che è cosa senza dubbio positiva: è un tentativo di risalire al significato del “segno”, all’origine del processo conoscitivo. Le “mode” odierne sono però spesso frutto di superficialità, di ignoranza, di confusioni, in linea del resto con la “cultura” di questa società da tempi ultimi, per cui qualche precisazione e qualche rettifica sul simbolismo non guasta. Queste “brevi note” sono rivolte sia a chi si avvicina a questo mondo per la prima volta sia a chi è più informato e interessato all’argomento, in linea con la tradizione sapienziale antica che è “laconica”, cioè essenziale, affinché serva da traccia universale, senza fronzoli superflui. Sta al lettore decidere se seguire la traccia di un percorso cognitivo personale che acquista significato solamente nella sua attuazione. Dire che i simboli vanno visti con l’occhio del cuore è cosa ovvia per alcuni e forse incomprensibile per altri. La riscoperta della conoscenza simbolica, che nulla ha a che vedere con l’idiozia psicanalitica, potrebbe essere un felice “ricordo” e l’inizio di un positivo risveglio. La Conoscenza non è un fatto personale, legato ad una individualità storica, ma patrimonio collettivo universale, quindi il compilatore di queste brevi note, cosciente anche dei suoi limiti naturali nell’attingere a detta Sapienza, ha preferito adottare il criterio dell’anonimia. |