Note: GEORGE KELLY - La teoria dei «costrutti personali» di George Alexander Kelly viene formulata in un momento in cui il pensiero psicologico dominante vede l’uomo come un mero meccanismo spinto ad agire da pulsioni e da stimoli. Kelly è tra i primi, insieme a Carl Rogers, a considerare la persona come un’individualità unica e irripetibile, da comprendere e rispettare. La sua è una teoria costruita sul campo, a partire dalla «clinica itinerante» che ideò e praticò nel 1931 in Kansas, in un’America dilaniata dalla Grande Depressione. Caso dopo caso, Kelly si allontana sempre di più dalle correnti dominanti per sviluppare un sistema di pensiero che ponga l’uomo al centro, ma, al pari di uno scienziato, sente l’esigenza di provare e verificare con i fatti teorie e ipotesi di lavoro. Nel 1955 esce, senza grande successo, la sua opera monumentale in due volumi The Psychology of Personal Constructs, che diventerà, vent’anni più tardi, il testo di riferimento del costruttivismo in ambito psicologico. |