Note: Locked-in. Detta anche sindrome del chiavistello. Priva del movimento e della parola, ma non spegne la coscienza. Si è vivi in tutto e per tutto, ma fermi e muti. È possibile comunicare parzialmente ruotando gli occhi, ammesso che qualcuno sia presente e sappia interpretare la rotazione dei bulbi oculari.
Questa è la condizione esistenziale contemporanea, e non solo delle nostre anime.
I nostri corpi si muovono sempre meno, e su tracciati prestabiliti. Amano sempre meno, e fuggevolmente. Parlano sempre meno, e leggendo copioni scritti da ignoti, per ignoti scopi. Vogliono sempre meno, o non vogliono più. Il loro grido rimane imprigionato all’interno, dilaniandoli.
In questo libro Erika Dagnino ha creato personaggi-metafora di questa condizione: chiusi nel corpo, immobili, senza voce, senza direzione, senza destino. Guardati e spiati, a malapena riescono a guardare.
Nessuno si riconoscerà, certamente: ma siamo noi. |