Note: La Fondazione Fevoss Santa Toscana, nata dall’esperienza di oltre trent’anni di attività della FEVOSS (Federazione dei servizi di Volontariato Socio Sanitario di Verona), benemerita o.n.l.u.s. riconosciuta dalla Regione del Veneto quale Organizzazione di Volontariato di 2° livello, ispirata ai valori cristiani (esplicita è l’opera artistica “Il crocefisso” assunta a simbolo della missione) e ai principi costituzionali, si qualifica specificatamente nell’ambito della cura della persona, coinvolgendo sia operatori remunerati sia volontari che fondano il loro servizio sul concetto ispiratore dell’economia del dono. Essa promuove i metodi della fraternità, collabora con i servizi sociali e sanitari territoriali pubblici e privati venendo in soccorso nelle situazioni di difficoltà e, ove necessario, sviluppando proposte di formazione professionali atte a facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro. Coopera, inoltre, con il mondo della scuola: università, scuole superiori e di specializzazione mediante stage e tirocini. La condivisione di finalità umanitarie, l’esperienza nel volontariato, l’innovazione e l’apprendimento continuo sono le leve del suo agire per soddisfare i bisogni primari delle persone, senza distinzioni di età, etnia, abilità, religione e sesso. Per portare a compimento tali nobili propositi mediante il generoso contributo di tante persone che, secondo le loro possibilità, donano tempo o denaro per migliorare la vita delle persone più deboli e svantaggiate, la Fondazione ha realizzato il Bazar solidale - Da una mano all’altra, un’opportunità di lavoro attraverso la raccolta di beni donati di antiquariato, vintage, modernariato, oggettistica, abbigliamento e il loro riutilizzo (economia del dono che sposa l’economia circolare). In questa pubblicazione si racconta il percorso svolto per portare a compimento il progetto, partendo da alcuni accenni riguardanti la storia ultrasecolare delle attività di solidarietà veronese fino ad arrivare alla descrizione del progetto di ristrutturazione dei locali del Monastero di Santa Caterina riqualificati dallo Studio di Architettura Risco allo scopo di accogliere, al loro interno, il Bazar. |