Climbing. I grandi solisti dell'arrampicata - Ellison, Klanten, Servert - 2021
-
-
Codice prodotto: 255400996995
-
-
DISPONIBILITÀ: In Stock
Climbing. I grandi solisti dell’arrampicata.
Ediz. illustrata
di J. Ellison, R. Klanten, A. Servert (a cura di)
Editore:Mondadori Electa
Collana:Rizzoli Illustrati
A cura di:J. Ellison, R. Klanten, A. Servert
Traduttore:Dompè M.
Data di Pubblicazione:maggio 2021
EAN:9788891831170
ISBN:8891831174
Pagine:288
Formato:rilegato
Descrizione del libro
«Un
tempo, la parola arrampicata faceva pensare a individui muniti di casco
e abiti dai colori vivaci con scarponi da montagna e attrezzi
appuntiti, impegnati con tutte le loro forze a inerpicarsi su una vetta
innevata; o a individui muscolosi sospesi sul fianco di una rupe, una
quantità d’aria da capogiro sotto i piedi. Essere un climber significava
far parte di un piccolo club esclusivo i cui membri sembravano pazzi e
gli obiettivi impossibili. Ma, dall’inizio degli anni Duemila,
l’arrampicata si è diffusa oltre la nicchia dei pochi eletti, diventando
accessibile a tutti. Non è più uno svago misterioso e un po’
incompreso. Adesso è diventato mainstream: uno sport riconosciuto a
livello internazionale, una tendenza di fitness globale e uno stile di
vita totalizzante. Dalle palestre di arrampicata indoor alle centinaia
di migliaia di vie su roccia, l’arrampicata continua a crescere, senza
dare segni di rallentamento. L’arrampicata esiste in una qualche forma
da centinaia di migliaia di anni: gli esseri umani scalano vette e
montagne da quando gli uni e le altre esistono. Ma la moderna
arrampicata su roccia è sorta solo a metà del XX secolo, come un
germoglio dell’alpinismo. Raggiungere una cima era considerata una
nobile occupazione, ma in caso di condizioni avverse o tempo limitato
gli alpinisti affrontavano pareti o rocce più brevi per allenarsi. Alla
fine, i climber smisero di portare sulle grandi vette la forma fisica e
le abilità acquisite su queste piccole formazioni rocciose, e scalare
questi obiettivi minori divenne la principale attrazione. Quei primi
pionieri non immaginavano dove sarebbe arrivata l’arrampicata nel giro
di pochi decenni. Migliaia di palestre di arrampicata punteggiano il
globo, con gradi di difficoltà in-door che raggiungono 9A / V17 e 9c /
5.15d, un film sul climbing ha vinto un Oscar e l’arrampicata è ora una
disciplina olimpica, la massima conquista di qualsiasi attività
sportiva. Ci sono professioni, negozi, palestre, produttori, libri,
film, riviste, festival, scuole, organizzazioni, enti no-profit,
podcast, app e traffico social: un’intera industria che ruota intorno
all’arrampicata. C’è una buona ragione per il successo esplosivo del
climbing. Anzi, molte buone ragioni. Arrampicare è divertente. Le
sequenze di movimenti complessi sono una sfida fisica e mentale, e si
migliora regolarmente. C’è una componente di problem-solving, oltre a
una di forza, e se ci si applica abbastanza si sviluppa un fisico
muscoloso. Si può praticare da soli o con gli amici, nella locale
palestra per qualche ora o a migliaia di chilometri dalla città più
vicina per qualche mese, tra ghiacciai e orsi polari. Gli obiettivi
variano da massi di tre metri a vette di 8000. Ci sono così tanti tipi
di arrampicata che potete sceglierne uno e specializzarvi in quello, o
cercare di padroneggiarli tutti....» (Julie Ellison)