Note: In questo testo, redatto fedelmente sulla base delle lezioni tenute in seno all’Accademia di Psicogonia dal suo fondatore, Fabio Ghioni, durante le sessioni dedicate a questo argomento, si affronta il tema del corpo fisico, e in particolare di una delle sue caratteristiche fondamentali, ovvero ciò che ne caratterizza il movimento e il modo di operare nella quotidianità. L’abbiamo chiamato Codice o Espressione Dinamica, ed è un fattore unico per ogni corpo, poiché sebbene più corpi fisici possano avere la stessa espressione dinamica, la combinazione con altri fattori, come vedremo, quali il campo d’esperienza in cui il corpo si muove e una sfumatura ad esso particolare, che abbiamo chiamato Colore, oggetto di ricerca e realizzazione univoca, contribuisce a rendere ogni corpo una terra unica e irripetibile in cui il Transiente può fare esperienza. Dopo una parte introduttiva, che descrive in modo quanto più possibile esaustivo e comprensibile la genesi e le caratteristiche funzionali di ciò che chiamiamo Codice Dinamico, nonché il significato del movimento del corpo fisico e l’impulso da cui scaturisce, viene proposto un elenco di diverse espressioni dinamiche finora censite, corredate dalle stringhe tecniche tradotte quanto possibile in italiano dall’Arajat. Questo elenco, che è in divenire, poiché nuovi codici stanno continuamente sorgendo, come verrà spiegato nel testo, descrive ogni dinamica nella sua fase naturale e nella sua fase afflitta, riportando anche l’esperienza di corpi passati, in modo da dare un ancoraggio sulla tipologia di movimento, a seconda dello stato che il Transiente attraversa. Prima d’ora tale argomento non è mai stato affrontato, ne è mai stato oggetto d’indagine. È un campo, quindi, totalmente nuovo, che può aprire a molteplici implicazioni e sperimentazioni, dal punto di vista sociale, familiare, lavorativo, interpersonale, per gestire le risorse umane in qualsiasi ambito, o creare strutture e comunità armoniche e funzionali, in cui ogni individuo può esprimersi al meglio delle proprie possibilità, poiché in base alle proprie caratteristiche uniche può trovare la sua giusta posizione. La base di partenza è la comprensione, appunto, della biodiversità che ci circonda, il comprendere che ogni individuo è diverso, che l’idea di standard comportamentale e regolamentale diffuso è superato e impraticabile, per far funzionare in modo corretto un organismo che sia teso a un risultato coerente. Queste informazioni e l’indirizzamento verso di esse si auspica che possano essere introdotte, in un futuro prossimo, anche in ambito educativo, nelle scuole, per insegnare ai bambini, fin da piccoli, che ogni caratteristica diversa di movimento è preziosa e unica, e tutte insieme possono intrecciarsi e integrarsi per costruire qualcosa di funzionale, delle stringhe coerenti nello spazio, in diversi ambiti. |