Note: L’uomo agogna la conoscenza e da secoli si spinge nel viaggio attraverso lo spazio planetario per comprendere sé stesso e la realtà circostante. La tecnologia odierna illude della possibilità di viaggiare anche nel tempo: immergersi e immedesimarsi con epoche antiche, divenendone contemporanei, coevi. Questi versi hanno la pretesa di costituire i prodromi letterari, con vena critica, e il monito per un futuro metaverso senza confini temporali eppure non reale. La velocità produttiva sembra aumentare senza sosta, come se dovesse raggiungere la velocità della luce e travalicare i limiti della fisica, in un ciclo infinito. L’uomo si pone obiettivi mastodontici per la sua voracità insaziabile, dimenticando le lezioni del passato. Quali possibilità ha la poesia nel XXI secolo? Quali manifestazioni del pensiero, in versi, avranno ancora vita nella rapida, istantanea e chiassosa epoca digitale? Un tentativo viene proposto tra le composizioni di quest’opera. |