Note: Se nel libro del 1967 (La società dello spettacolo) Debord aveva lasciato intendere a tratti che la grande trasformazione era ancora in fieri - pur essendo già profondamente sociale nella sua natura ma non ancora completa - nei Commentari (diciassette anni dopo), il filo del discorso può ripartire. Ma lo può fare solo prendendo atto che la grande trasformazione spettacolare è conclusa, al punto che essa modella ormai anche le azioni dei dominatori, rendendo irreversibile la loro trasformazione in «casta». Una casta «cooptata» - come del resto è inevitabile nel processo di formazione di qualsiasi casta all’interno della società capitalistica (questo lo aggiungo io rinviando ai tanti studi esistenti sulla formazione del fenomeno burocratico nelle società a capitalismo avanzato) - nelle cui mani concorrono a integrarsi tutte le forme di dominio, rendendo assoluto quest’ultimo e finalizzando le stesse forme alla sua protezione. (dall’Introduzione di Roberto Massari) |