Note: “Le sensazioni autentiche, le vibrazioni che non si nascondono, verso dopo verso, costituiscono un ritornello pregno di fertile purezza: ogni suono, tanto assomiglia a una stilla d’acqua che cerca di scavare un pezzetto di terra dove poter piantare il proprio seme perdutamente assorto nell’ubriacatura dello stordimento.
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Le parole che compongono “Concertino per melograno solista” sono come note musicali che sgorgano da una roccia educata, tranquilla, perfettamente pacata nel suo volgere oltre una giornata graziosa e di frescura: poesie che non hanno nessun compito particolare, se non quello di assorbire il meccanismo dell’amore per poterlo poi rimescolare altrove, dove soffia forte il vento che nasce da un albero in fiore e tutte quelle storie che si celano nel chiaroscuro della vita, quando s’abbracciano tra un ramo e l’altro di un albero fecondo e nei sensi dilatato.” (Dalla prefazione di Fabio Strinati) |