Note: Quattro autori, quattro storie, un’unica Corte: Larghetto San Pietro a Corte, nel cuore del centro storico di Salerno, è un luogo misterioso e affascinante, uno degli angoli più noir di Salerno. Quattro gialli che attraversano i secoli. Con Gemma di Tina Cacciaglia siamo nell’anno 785, dove un mistero si cela all’ombra dei conventi e delle mura, nel pieno della Salerno Longobarda. 1860, Trista Provincia ribelle è il titolo del racconto con cui Paolo D’Amato fa rivivere i giorni dell’unificazione d’Italia e dell’arrivo di Garibaldi in città proprio mentre si cerca di tenere nell’ombra il brutale omicidio di una giovane cameriera. Rocco Papa, con Secondo natura, ricorda l’operazione Avalanche del 1943, lo sbarco degli alleati e la fuga dei nazisti in una città deserta semidistrutta, dove si dipanano passioni e delitti, con la certezza dell’impunità. Infine è il 1990 e lo storico palazzo Fruscione, parte dell’antica corte, ora di proprietà del Comune, è ancora abitato da famiglie. Il delitto raccontato da Piera Carlomagno, si consuma in una notte di Plenilunio d’estate. |