Note: Ho promesso di raccontarvi quello che ho scoperto, viaggiando a pelo d’acqua nella più grande associazione di volontariato d’Italia, ma vi vorrei far capire come in questa storia non ci siano i buoni da una parte ed i cattivi dall’altra, piuttosto si siano concretizzate situazioni nelle quali alcuni hanno trovato opportunità senza riuscire a dare soluzioni. Ecco, questa può essere una definizione rispetto a cosa sia oggi Croce Rossa. E quegli “alcuni” le opportunità le hanno sfruttate talmente bene da costruirsi una vita o una carriera all’interno di una Istituzione ed aver avuto la necessità di erigere attorno alle loro conquistate posizioni un modello organizzativo che consentisse di alimentare e conservare il potere raggiunto, modello che non può non ricalcare per forza quello aziendale. Chiaramente in un modello aperto, trasparente e democratico certe repentine ascese, certe sostituzioni, certi scavalcamenti non avrebbero avuto la possibilità di essere realizzati, un modello associativo astratto ha funzioni di controllo interno che un’azienda non ha. Il tutto è avvenuto e continua ad avvenire all’insaputa della base, della forza lavoro dell’Associazione che è costituita storicamente e strutturalmente dai Volontari che nulla devono sapere o intuire della trasformazione in atto. |