Note: C’è poco da ridere è una raccolta di racconti. Il filo che li lega è la mano femminile che li ha scritti. L’autrice ha affrontato la scrittura delle storie brevi mantenendo uno sguardo attento a un tema a lei caro e presente in tutte le sue storie: l’anima femminile, ma non per forza l’anima di una donna. I racconti di Roberta Marcaccio sono spaccati di vita. Una narrazione fluida accompagna il lettore dentro ogni vicenda, in cui il sentimento che prevale è l’amore. Giulia è alle prese con il primo amore, mentre Annalisa gli amori li sbaglia tutti. Paolo saluta il primo giorno di pensione con la disperazione nel cuore, mentre Teo abbandona per sempre la vita sul letto di un ospizio. Dana affronta la morte del suo uomo tra droga e alcol prima di ritrovare la retta via, mentre Marco si libera dagli artigli della depressione grazie alla musica e a Elisa. I personaggi sono donne e uomini dotati di una spiccata sensibilità, coinvolti dalla vita a tessere trame complicate o disfare vicende vissute. Sono storie difficili, in cui, spesso, C’è poco da ridere. |