Note: Se nasci a duecento metri da San Siro hai il destino tracciato: puoi scegliere di assecondarlo (come calciatore o fantino), o puoi accelerarne il corso irridendo tutti in contropiede a cominciare dal tempo, che corre a una velocità smisurata accendendo i ricordi senza mutarne l’essenza. Sono da sempre fuori dal tempo anche i ricordi di Maurizio Iorio, raccontati in questo libro con l’anarchia gioiosa d’un contrappunto musicale. Ricordi che finiscono per appartenere, beffardi, a un eterno presente. Il bambino che sognava le luci a San Siro, il ragazzo che saettava in dribbling tra Liedholm e Bagnoli, l’uomo che volava in acrobazia sulla sabbia del beach soccer hanno un elemento in comune che azzera ogni distanza anagrafica: il rapporto con la palla, un rapporto simbiotico che è fonte continua d’ispirazione. Maurizio ha sempre offerto il meglio di sé quando ha potuto esprimere la propria energia accanto a uomini che avessero uno spessore etico indipendente dal carisma calcistico. Poi è toccato a lui, fantasioso architetto d’eventi, vestire i panni del pifferaio di Hamelin per creare attorno al beach soccer una sarabanda di gioiose sfide per i calciatori, di poderosi ritorni d’immagine per le località che ospitavano le tappe dell’Italia Beach Soccer Tour e di straordinari momenti d’aggregazione per il pubblico. |