Note: «Per noi e tutti coloro che iniziano a guardare quest’epoca in maniera demistificata, non esisteva già più arte moderna, esattamente come non c’era più attività politica rivoluzionaria, da nessuna parte, dopo la fine degli anni ’30. Il loro ritorno oggi non può essere che il loro superamento» (Guy Debord, Les situationnistes et les nouvelles formes d’action dans la politique ou l’art).
Quest’anno ricorre il 60º anniversario di fondazione dell’Internazionale situazionista (Cosio d’Arroscia, 28 luglio 1957) e il 50º dalla prima pubblicazione de La società dello spettacolo. L’interesse per tale libro - scritto da Debord nel 1967 (alla vigilia dei grandi movimenti studenteschi del ’68) - tende a cresce col passare degli anni. Ci è sembrato giusto, quindi, far conoscere meglio la figura di questa sfuggente personalità destinata ormai a una fama crescente. Giorgio Amico offre una ricostruzione «classica» della vita di Debord, parlando anche delle sue storie personali, delle sue esperienze politiche e delle vicende a lui collegate dell’Internazionale situazionista. |