Note: Sui diamanti del baseball americano si sono succeduti personaggi di ogni tipo, dai tagliagole mancati —più o meno— della Dead Ball Era ai moderni professionisti: apparentemente così diversi, ma in realtà legati da un filo rosso, la profonda umanità di questo gioco e di questo mondo, che emerge prepotentemente dalle loro storie. Alcuni sono eroi che portano avanti una missione non soltanto per loro stessi, altri sono antieroi che soccombono alle peggiori debolezze e ai vizî che l’America puritana e ipocrita non può perdonare. Tutti sono incredibilmente umani, capaci di vivere la propria epoca come di opporvisi, di tentare di aprire nuove strade o anche solo di rispondere alla serietà eccessiva e alla violenza di un mondo che da subito è stato fatto e disfatto dai soldi e dal potere con la forza dirompente della risata, con la furia dissacrante dell’autoironia e del motto arguto. Alcuni di essi sono stati dei vincintori, a proprie spese, i più, anche quelli che hanno rivoluzionato il gioco e segnato il corso futuro, sono stati dimenticati, messi da parte da un Paese che corre veloce e sa essere crudele come pochi. Tutti loro ci regalano un piccolo affresco di un mondo, di diverse epoche, e vanno idealmente a chiudere il Ciclo dei Vinti aperto da Pietro Striano con il suo Going Home. Benvenuti sui diamanti, dove le storie permettono ai loro personaggi di vivere per sempre. |