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Dicta-blanda dicta-dura di D'Uggento Maria Rosaria - Del Faro, 2015
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Dicta-blanda dicta-dura
di Maria Rosaria D'Uggento
Editore: Edizioni del Faro
Data di Pubblicazione: 31 marzo 2015
EAN: 9788865373873
ISBN: 8865373873
Pagine: 196
Formato: brossura
Argomenti: Politiche del governo centrale
Descrizione del libro
C'è una condizione che ci caratterizza oggi ed è quella di sentirci inutili. Cittadini, e quindi in diritto di prendere parte attiva alle decisioni del nostro paese, eppure nei fatti assolutamente non in grado di incidere sulle scelte politiche che ci riguardano. L'articolo 1 della nostra Costituzione, L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, è stato disatteso, non è stato realizzato infatti il sogno dei padri Costituenti di costruire una repubblica democratica dove il lavoro fosse garantito; lo gridano i milioni di disoccupati del nostro paese, ma questo è ormai evidente a tutti. Quello che ancora non a tutti è evidente è che la nostra non è una democrazia, per la verità non lo è mai stata. E forse non siamo neppure una vera Repubblica. Più correttamente dovremmo dire che siamo passati da una "Repubblica aristocratica" a una "Repubblica oligarchica".
di Maria Rosaria D'Uggento
Editore: Edizioni del Faro
Data di Pubblicazione: 31 marzo 2015
EAN: 9788865373873
ISBN: 8865373873
Pagine: 196
Formato: brossura
Argomenti: Politiche del governo centrale
Descrizione del libro
C'è una condizione che ci caratterizza oggi ed è quella di sentirci inutili. Cittadini, e quindi in diritto di prendere parte attiva alle decisioni del nostro paese, eppure nei fatti assolutamente non in grado di incidere sulle scelte politiche che ci riguardano. L'articolo 1 della nostra Costituzione, L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, è stato disatteso, non è stato realizzato infatti il sogno dei padri Costituenti di costruire una repubblica democratica dove il lavoro fosse garantito; lo gridano i milioni di disoccupati del nostro paese, ma questo è ormai evidente a tutti. Quello che ancora non a tutti è evidente è che la nostra non è una democrazia, per la verità non lo è mai stata. E forse non siamo neppure una vera Repubblica. Più correttamente dovremmo dire che siamo passati da una "Repubblica aristocratica" a una "Repubblica oligarchica".
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