Note: Quando, nel 1932, il Giappone ottenne il controllo della Manciuria, l’esercito avviò, con il consenso dell’imperatore Hirohito, un’operazione per l’utilizzazione di armi biologiche affidata a un’Unità per la prevenzione delle epidemie ovvero dell’Unità 731, con lo scopo di sperimentare su cavie umane batteri letali utili in guerra. Alla struttura, guidata dal dottor Shiro Ishii, collaborarono migliaia di medici, biologi, chimici e altri ricercatori scientifici. Ai prigionieri cinesi e americani vennero inoculati i batteri dell’antrace e del tifo, mentre intere città furono colpite da bombe biologiche che diffusero la peste bubbonica. Il libro affronta, a partire da ricerche di archivio, questa pagina di storia rimasta finora occultato tra le pieghe del tempo. |