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Discorsi di religione di Giovanni Gentile - Orthotes, 2015
- Codice prodotto: 266823903993
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- Prezzo: 20,00€
QUANTITÀ:
Discorsi di religione
di Giovanni Gentile
Editore:
Orthotes
Collana:
Italiana
A cura di:
P. Bettineschi
Data di Pubblicazione:
10 settembre 2015
EAN:
9788897806981
ISBN:
8897806988
Pagine:
178
Descrizione Discorsi di religione
Viene qui ripubblicata in forma editoriale rivista e migliorata una delle più belle e significative opere gentiliane, in cui messo a tema è il problema, sempre urgente ed attuale, del senso filosofico della religione. Quale significato può attribuire il sapere speculativo a quella forma mai davvero oltrepassabile dello spirito umano che è la religione? Se, per l'attualismo, «il pensiero non può esistere a nessun patto senza assumere un atteggiamento religioso», allora, «prescindere da questo è lo stesso che proporsi di fare a meno del pensiero». Così, non solo la politica e la morale non riescono ad esistere veramente al di là di un rapporto concreto con la religione e con il divino, ma anche la teoria dell'atto spirituale impone al soggetto quell'«auto-obiettivazione», tipica del momento religioso e dell'idea di Dio, senza della quale «lo spirito sarebbe solo una semplice presunzione, non una realtà che si prova reale».
di Giovanni Gentile
Editore:
Orthotes
Collana:
Italiana
A cura di:
P. Bettineschi
Data di Pubblicazione:
10 settembre 2015
EAN:
9788897806981
ISBN:
8897806988
Pagine:
178
Descrizione Discorsi di religione
Viene qui ripubblicata in forma editoriale rivista e migliorata una delle più belle e significative opere gentiliane, in cui messo a tema è il problema, sempre urgente ed attuale, del senso filosofico della religione. Quale significato può attribuire il sapere speculativo a quella forma mai davvero oltrepassabile dello spirito umano che è la religione? Se, per l'attualismo, «il pensiero non può esistere a nessun patto senza assumere un atteggiamento religioso», allora, «prescindere da questo è lo stesso che proporsi di fare a meno del pensiero». Così, non solo la politica e la morale non riescono ad esistere veramente al di là di un rapporto concreto con la religione e con il divino, ma anche la teoria dell'atto spirituale impone al soggetto quell'«auto-obiettivazione», tipica del momento religioso e dell'idea di Dio, senza della quale «lo spirito sarebbe solo una semplice presunzione, non una realtà che si prova reale».
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