Note: Questa raccolta poetica di natura autobiografica è frutto di un anno vissuto, dalla scrittrice, a distanza dalla persona amata. La scansione in quattro momenti rappresenta proprio le fasi interiori che l’autrice ha attraversato. Nel primo momento il cambiamento nella relazione è presentito in sintonia con la natura (il vento di marzo è l’emblema di un cambiamento sconvolgente ma fecondo in arrivo). Il secondo momento, successivo alla separazione e intervallato solo da brevi ritorni, è quello della nostalgia dovuta alla distanza fisica e spirituale, nostalgia da cui sgorga il canto poetico vero e proprio. Il terzo momento rappresenta la presa di consapevolezza della necessità di trascendere l’amore dal controllo, dalla pretesa, dal possesso per giungere, infine, all’ultimo momento, ossia la contemplazione della persona amata semplicemente nel suo esistere, liberando la relazione da pretese e aspettative e rendendo l’amore più libero, disinteressato e maturo. L’opera, dunque, rappresenta per la scrittrice il fiorire inatteso di qualcosa di bello proprio dalla spaccatura creata dalla distanza e una maggiore presa di consapevolezza su di sé e sulla persona amata. |