Note: Un paesino di provincia immaginario (forse ispirato a Monreale, di certo non per i vizi dei concittadini ma per le suggestive descrizioni dell’ambiente). Un paese specchio del malcostume italico, fatto di stratagemmi, sotterfugi, piccoli inganni e una burocrazia tanto macchinosa quanto implacabile. Un linguaggio brillante che riesce a trasmettere quel profondo senso del grottesco e dell’ironia che pervade l’intera opera e che rimanda alle opere di Pirandello. L’autore offre sempre nuove prospettive per guardare il mondo che ci circonda e i suoi bizzarri abitanti, che si tratti di un guardiamacchine abusivo mandato dal Ministero, un sindaco smemorato o dipendenti comunali ligi all’ozio.... |