Note: L’Autore entra nella mente del sanguinario serial killer e ne rivela i vari moventi, le scelte tattiche e strategiche delle vittime e dei luoghi degli omicidi, gli schemi mentali e comportamentali, i modus operandi e la segreta firma psicologica.
Ogni capitolo dedicato agli omicidi descrive ed analizza gli antefatti, le scene del crimine e la vittimologia, il modus operandi e la dinamica criminale, i moventi psicologici, pratici, economici e sessuali di Bilancia, le tracce lasciate, i suoi errori esecutivi, il punto della situazione info-investigativa del momento e le carenze delle indagini.
L’ultimo capitolo traccia il profilo criminale di Bilancia e sintetizza i motivi del perché poteva essere individuato già da tempo, molto prima del 29 aprile 1998 e, come mai, le indagini siano state lente, lacunose e scoordinate .
La presentazione è a cura dell’avvocato Nino Marazzita, famoso penalista, col quale l’Autore ha collaborato in diversi processi, a iniziare da quello a Pietro Pacciani accusato dei delitti del Mostro di Firenze e poi assolto. La prefazione a cura del prof. Francesco Sidoti, Presidente del Corso di laurea in Scienze dell’Investigazione dell’Università dell’Aquila, dove l’Autore è stato docente di “Scena del crimine”. L’introduzione è del regista Roberto Faenza, stimato ed eccellente studioso di casi criminali che poi ha portato sullo schermo cinematografico e televisivo.
Il volume è diretto agli esperti, ai cultori ed agli studiosi dell’investigazione criminale, della criminologia, della criminalistica e delle scienze forensi, al cittadino ed al lettore interessato alle drammatiche vicende che videro diciassette morti ammazzati in sei mesi da un killer spietato e imprendibile; è dedicato ai ricercatori delle verità criminali nascoste e ignote, agli addetti ai lavori: è uno strumento informativo, culturale e didattico e un metodo di analisi criminale sistemica sui delitti seriali.
Carmelo Lavorino, criminologo criminalista, profiler ed analista della scena del crimine, vive e lavora fra Roma e Gaeta. È iscritto all’Albo dei Periti Criminologi del Tribunale Penale di Roma, è fondatore e direttore del CESCRIN (Centro Studi Investigazione Criminale).
Già docente universitario in Tirocinio sopralluogo e scena del crimine e in “Protezione delle istituzioni, persone ed eventi” presso l’Università di L’Aquila al Corso di Laurea Scienze dell’Investigazione.
Si è interessato di oltre 200 casi d’omicidio, fra cui i delitti del Mostro di Firenze, di Via Poma, del serial killer Donato Bilancia, di Cogne, di Arce, del piccolo Tommaso Onofri, di morti equivoche e di omicidi camuffati da suicidi, come le morti di Viviana Parisi e Gioele Mondello (Giallo di Caronia), di Glenda Alberti, di Claudia Agostini, di Marcella Leonardi, del brig. Salvatore Incorvaia. di cold cases, rapine e violenze sessuali.
È specializzato in investigazioni penali, esame ed analisi della scena del crimine e del modus operandi del soggetto ignoto autore del crimine, organizzazione e coordinamento di pools tecnici e investigativi, management dell’investigazione criminale, BPA (Bloodstain Pattern Analysis – Analisi dello schema di formazione delle macchie di sangue). |