Note: Un libro ad alto contenuto sociale, la storia di Lele operaio alla Montedison di Porto Marghera, la Venezia operaia, opaca e gialla di bile, sommersa da una sottile nebbia inquinata dalle coscienze cattive. Lele come tanti altri operai era destinato alle autoclavi del CVM: il cloruro di vinile monomero. Lo chiamavamo el mostro, perché la sensazione di soffocamento che ne ricavavano era tale da spaventarli a morte. Lavoravano instancabilmente respirando i fumi tossici.