Note: L’Elogio della filosofia è il testo della lezione inaugurale che Merleau-Ponty pronunciò il 15 gennaio del 1953 al Collège de France, di fronte a un pubblico di colleghi e uditori non appartenenti al mondo accademico. Esso si configura come uno scritto d’occasione ma è anche una rievocazione dei tratti essenziali della filosofia oltre che una resa dei conti con il pensiero di Bergson. Lo scritto, che rappresenta un classico della fenomenologia, s’inserisce nella linea delle tradizionali esortazioni alla filosofia che, specialmente nell’Antichità, avevano il compito di avvicinare i giovani a questa peculiare forma di conoscenza. Il sapere filosofico trae origine dal non-sapere, sul modello di quell’esperienza socratica che da sempre accompagna e motiva la filosofia. Il filosofo neo-eletto intende collocare nel solco della «buona ambiguità» socratica la propria attività di insegnamento al Collège, istituzione riconosciuta per aver sempre promosso il libero pensiero e la ricerca multidisciplinare. Questa edizione dell’Elogio, curata da Carlo Sini, è arricchita da una postfazione di Gianluca Valle che s’interroga, a sessant’anni dalla pubblicazione, sul testo del pensatore francese alla luce del più recente dibattito critico. Ne scaturisce una nuova immagine della filosofia, intesa non solo come esercizio epistemologico ma come attività estetica di espressione dell’esperienza. |