Note: In una Enna che vive gli anni del dopoguerra, mentre romba il motore una Fiat 1400 e tra la nebbia una musica di Thelonius Monk. Il protagonista che legge Senilità di Italo Svevo e indossa un cappello Barbisio. Un prete che gioca a scacchi e conosce Conan Doyle.
Tutti gli elementi per un perfetto noir.
Ma chi si aspetta da queste pagine di trovare soltanto un classico giallo di provincia rimarrà sicuramente deluso: Manuel di Maggio è un autore troppo colto per ridurre tutto a qualche inseguimento, colpi di pistola e colpevoli consegnati alla giustizia: nelle sue pagine sono riconoscibili le influenze dei suoi autori preferiti come Spillane, Hammett, Chandler, Dostoevskij, Camus, Fitzgerald e molti altri “giganti” della letteratura mondiale non certo di moda tra i giovani della sua età e sicuramente impegnativi per la lettura e l’interpretazione dei contenuti profondi.
dalle note dell’Editore |