Note: - Roma, zona Portuense, 19 febbraio 1988. Tra i rifiuti di un terreno abbandonato viene trovato il cadavere di un giovane semicarbo- nizzato. Una ferita sul cranio lascia intravedere materia cerebra- le. Dal corpo sono stati recisi i genitali, le dita, la lingua, pezzi di lab- bra, di orecchie, di naso. Per gli inquirenti un’esecuzione così violenta non ha precedenti nella cronaca nera romana. Pietro De Negri, cordiale ed esile proprietario di una toeletta per cani, confessa: ha ucciso Gian- carlo Ricci, grande e grosso bullo di quartiere, per vendicarsi di tutte le angherie subite. L’ltalia è sconvolta dal suo macabro racconto. Sullo stondo un rapporto sadomasochistico, fiumi di cocaina e il degrado del- la Magliana degli anni Ottanta. |