Note: Seduto sulla vecchia sedia a dondolo nel giardino dell’albergo Esmeralda, con un plaid sulle ginocchia invecchiato insieme a me, guardavo i raggi del sole che filtravano attraverso i rami degli alberi, creavano uno scenario surreale, la luce che li attraversava formava strane figure geometriche sul terreno sottostante. Alcuni volatili spesso abbandonavano i loro trespoli (rami) e si posavano sull’erba alla ricerca di qualche insetto che ignaro del pericolo si avventurava tirando la testa fuori dal buco. Spesso venivano a farmi compagnia i miei nipotini curiosi di ascoltare alcune favole che spesso raccontavo. L’ultima volta che vennero a trovarmi, al posto della favola raccontai una storia vera, una bellissima storia, potrei dire una storia senza fine. Un signore, insegnava ai suoi alunni belle arti, alla scuola superiore di una città, il suo lavoro lo teneva impegnato nove mesi all’anno, da ottobre a giugno del prossimo anno, aveva poco tempo da dedicare alla sua ricerca di opere antiche, di andare in giro per il mondo alla loro scoperta... |