Note: «Raggiunta una notevole certa età, si potrebbe coltivare l’effimera illusione di tentare di rallentare il proprio tempo provando ad immergersi in esso a fermarlo, all’interno di quella bolla / entità ch’è sospesa a galleggiare contemporanea nel nostro io e al nostro esterno: che si percepisce collocata tutt’intorno noi nel mentre la si sta vivendo come a bucarla, nel trascorso di quel qualcosa che d’essa resta».
Proiettati a volte più avanti, o indietro e più indifesi rispetto ieri: disincantati da specchi / simulacri di trascorse stagioni, passate senza poter rinnovarsi. Distaccati e lontani, increduli, complici e collusi imperfetti; insoliti, e in ciò irriconoscibili e frastornati, noi in noi, irrimediabilmente avvicendati nel sentirci altri, racchiusi in turnazioni e stridenti identità. |