Note: Federico Melis (Bosa 1891-Urbania 1969) è stato l’iniziatore della ceramica artistica sarda smaltata a caldo che iniziò a produrre nel 1927 nel paese di Assemini dove aprì la sua prima Bottega d’Arte Ceramica, dopo un decennio circa di intensa sperimentazione sulle argille sarde e sugli smalti. Subito dopo produsse a Cagliari, presso la SCIC, sino al 1931. Fu poi a Roma e a Urbino. Le ceramiche che nell’opera vengono esaminate sono quelle del periodo sardo (1927-1937) , così dette perché lo scultore bosano continuò a produrre a soggetto sardo anche fuori dalla Sardegna, che lasciò nel 1931. Le sue ceramiche si distinsero sin dalle origini dalle terrecotte dipinte a freddo prodotte dallo scultore Francesco Ciusa, che pure era stato suo maestro. Le statuette, i busti, i vasi e le mattonelle dipinte con soggetti locali ebbero subito grande riscontro, anche fuori dall’isola. E gli valsero nel 1930, da parte della Federazione dell’Artigianato di Cagliari, l’attribuzione della medaglia d’oro quale primo ceramista sardo. Rifugiato ad Urbania, nelle circostanze della seconda guerra mondiale, Federico Melis vi si trattenne sino alla morte, dopo aver dato vita nella cittadina marchigiana a nuove imprese e scuole di ceramica, dalle quali uscirono ceramiche ispirate alla cultura durantina. |