Note: Fender è un Ascim! Una figura ponte fra il mondo dei Figli della Magia ed il mondo degli Esseri. Un guerriero perfetto, un mago vuoto ed un sapiente. È l’ultimo degli Ascim ed è anche un umano ed un pescatore, ma solo casualmente. Una narrazione dei tempi della Caduta. Quando già il primo impero era in disfacimento. Piegato e ferito dalla follia soprattutto umana. Egli costituirà, non del tutto coscientemente, quantomeno all’inizio, la Compagnia del Vagabondo Sapiente che dovrà portare a termine, fra mille vicissitudini, un importante compito. È in realtà, anche se indipendente ed auto-conclusivo il primo libro della saga. Anche se esce da buon ultimo. Ci consegna l’inizio della follia che poi si radicherà fra gli esseri sino a condurli al Caos. Un racconto d’amore... perché è sempre l’amore a fondamento d’ogni viaggio, d’ogni avventura, d’ogni percorso. Un racconto di magia ma anche d’intelligenza e d’empatia. Si riconosce Erallon nel racconto, ma è un Erallon leggermente diverso, anche se non in modo traumatico. Sottotraccia l’imbecillità dei pretesti del potere e dell’affermazione personale, l’importanza del divino e dell’apertura mentale necessaria ad accoglierlo nella sua immanente completezza, ma questo fa parte del messaggio di tutta la saga e permane in questo libro. Compariranno i draghi, che non si sono ancora ritirati e i figli della magia che nonostante la stupidità, soprattutto umana, ancora popolano la Foresta Sacra. |