Note: I cinque racconti che compongono Fiabe abruzzesi, Ciampoli li ha ascoltati direttamente dalla bocca di popolani e contadine, interpellati nei vari paesi abruzzesi avendo poi l’intuito di raccoglierle e metterle per iscritto con stile verghiano per raccontare la realtà così com’era, far vivere nelle sue fiabe il popolo abruzzese, dar voce alle classi umili, porre l’accento sulle difficoltà della vita della gente più povera, alle prese con le privazioni, il sacrificio e la natura spesso ostile. In ogni racconto, all’introduzione del personaggio segue un’interrogazione con cui si rievocano le credenze del posto in cui egli si trova. Molte di esse provenivano da antichissime leggende che affondavano le origini nella notte dei tempi e che si ispiravano talvolta a personaggi storici passati in queste terre o che qui avevano vissuto le loro personali vicende. Riproporre oggi questa opera significa incentivare la conoscenza dello scrittore, anche da parte delle nuove generazioni, e dare la possibilità di scoprire e ritrovare nel tempo alcune caratteristiche della nostra terra, e non solo gli usi, i costumi, le tradizioni e il folclore, ma anche i luoghi, i toponimi, i paesaggi, che qui compaiono innestati tra fantasia e realtà. |