Note:
’La luna splendeva alta al di sopra degli alberi e illuminava la casa di sassi nel bosco.I balconi di legno tinti di verde erano quasi tutti chiusi per la notte. Quasi, perché quello della camera di Dana era rimasto aperto e si intravedeva qualcuno che guardava fuori.Gaia e Bree erano nei loro letti e dormivano da un po’, mentre Morgana, la gatta nera, ronfava in un cesto vicino alla stufa morente. Il silenzio del bosco si univa a quello della casa e la pace aleggiava su tutti i suoi abitanti.Dana si allontanò dalla finestra e si avvicinò al piccolo altare nell’angolo della camera.Con un lungo fiammifero accese le candele bianche, omaggio alla luna piena. L’altare era decorato con uova colorate (simbolo di fertilità) e violette, per l’equinozio di primavera che sarebbe caduto dopo due giorni. Dana pensava a come festeggiare quest’anno quel giorno così amato dalle sue figlie e da lei.’La storia di Dana e le Figlie della Terra continua.Per Dana, Gaia e Bree sembra non esserci pace. Il padre si è allontanato, gli abitanti del paesino le evitano o peggio le additano come “streghe” e per loro la vita si fa sempre più complicata. Ma si sa che i cambiamenti portano sempre del buono con sé.E se le figlie, insofferenti della situazione avversa, decidono di fuggire, per Dana è il momento di guardare più a fondo in sé stessa. Ritorna la magia nel cerchio di pietre, ritorna il passato. Il passato del popolo celta, con i suoi ritmi di vita secondo la Natura, le sue magie ed i suoi misteri. |
