Note: «Fu come se scostando una fronda ombrosa avesse svelato il precipizio accanto al quale camminava incauto da troppo tempo». Quale scelta se la passione si presenta con la forza sovvertitrice di un’eclisse? Davide era morto durante l’inverno in un incidente stradale. La sua fine prematura costringe tutti coloro cui era legato a ripensare la propria esistenza e a riscrivere le relazioni che li uniscono. Ma è il dubbio insostenibile che questa morte porta con sé a imporre a Giona, suo fratello gemello, un viaggio – quasi un inseguimento – per dare un senso a quanto di sconvolgente è accaduto. Dall’Italia attraverso la Francia, Giona intraprende un percorso la cui meta non è solo l’annullamento di una distanza: il suo viaggio, reale e metaforico insieme, è nel divenire delle passioni, quelle lecite e quelle illecite, inconfessabili ad alcuno, che molto domandano a chi le vuole comprendere. E solo dove la Terra finisce, attraverso un’immersione catartica in acque oscure e profonde, desideri, sbagli e rancori potranno sciogliersi e assumere forme nuove. Sullo sfondo di un romanzo dai molteplici piani narrativi, dallo stile classico e potente, sembrano echeggiare le parole di Andrea Pazienza: «Amore è tutto ciò che si può ancora tradire». |