Note: Un altro libro sulla Fotografia, l’ennesimo libro sulla Fotografia. Cosa si potrebbe dire ancora di nuovo, di originale, di importante quando è già stata fatta qualsiasi indagine su ogni possibile tema? Oggi le vere e proprie novità riguardano esclusivamente le innovazioni della macchina. Per il resto la Fotografia è una costellazione di settori, di specializzazioni, di stili, categorie, metodi, tecniche, scuole, maestri, in cui tutto è già stato detto, raccontato, analizzato, teorizzato, interpretato, suddiviso, catalogato, elaborato. Proprio questo è il problema. Come successo con la salute, la nutrizione, l’educazione, l’economia, la scienza e le arti, lo sforzo razionale dell’umanità che ha portato ad uno straordinario progresso, soprattutto nell’ultimo secolo, ha fatto perdere di vista l’obbiettivo, la ragione stessa del progresso: a chi serve l’evoluzione, a chi deve portare beneficio la Fotografia nell’immediato di tutti i giorni, pur mantenendo fede a un senso immutabile? Cosi come altri menti illustri hanno fatto nei loro settori, Tony Miroballo riesce in un’impresa epocale: guardare dall’esterno lo stato dell’arte della Fotografia, dalla sua invenzione ai nostri giorni e vedere la realtà dei fatti in tutta la sua irrazionalità. La Fotografia è una creazione dell’Uomo che deve servire l’Uomo, ma oggi che la Fotografia è più che mai di tutti, nella Fotografia l’Uomo non c’è. Al posto suo troviamo un gigantesco ammasso di sue sterili rappresentazioni, miliardi di immagini che aumentano ogni giorno a dismisura e che offuscano la vista sulla strada da seguire. Fortunatamente il suo lavoro va oltre la comprensione dello stato attuale e rimette nelle mani di ciascuno di noi gli strumenti per approcciarsi alla Fotografia di maniera che, prima di tutto, dia a noi un senso che vada oltre gli aspetti individuali ed individualistici e che ridia alla Fotografia la sua funzione nativa: quella di riportare l’Uomo sul cammino di riconnessione spirituale. |