Note: Un’esposizione sistematica dell’umanismo fourieriano e dell’utopia societaria elaborata nell’arco di un ventennio da uno dei fondatori dell’«Associazione internazionale amici di Fourier».
Fourier visse in un’epoca in cui la separazione tra lavoro e non-lavoro assumeva per la prima volta nella storia una veste «tecnologica» e quindi apparentemente razionale. Egli intuì che quella separazione non si sarebbe fermata alle porte dell’officina, inchiodata dalla nuova disciplina dell’organizzazione del lavoro industriale. Essa doveva farsi appunto separatezza. Fourier reagì come poté a ciò che si delineava già allora come una grave minaccia epocale - l’alienazione - e lo fece nel modo che gli parve più coerente, nei termini della sua teoria critica e societaria. |