Note: I dannati della terra… L’espressione fa parte del linguaggio corrente. Ma chi la ricorda come titolo della principale opera con cui Fanon intendeva dare forma politica razionale alla rabbia del mondo coloniale in rivolta? A Frantz Fanon è stata attribuita una sorta di paternità concettuale dell’idea di «Terzo mondo». E anche l’immagine di un visionario apologeta della violenza. Sarà vero? A Fanon si devono certamente i primi studi sull’alienazione mentale del colonizzato e le psicosi del razzista, nonché l’«ospedale di giorno» - un esperimento d’avanguardia che fece di lui un pioniere della psichiatria antiautoritaria. A lui si devono anche l’ipotesi strategica delle «varie Algerie», da costruire negli epicentri esplosivi del colonialismo africano, nonché la spietata denuncia del ruolo delle borghesie nazionali di quel continente. In sede di bilancio storico, ha avuto ragione o torto? Del teorico della rivolta coloniale e dello psichiatra della liberazione ci parlano due specialisti. Alessandro Aruffo, africanista noto ai lettori, che in questo lavoro si assume anche il compito di guidarci all’interno della teoria psicoterapeutica fanoniana, familiarizzandoci col concetto di «psicopatologia nera». E Giovanni Pirelli, lo studioso appassionato che ha fatto conoscere in Italia l’opera di Fanon. |