Note: Interrogarsi sul senso ultimo della parola è una missione affascinante, che ci riporta all’originario senso delle cose. Il dialetto come veicolo identitario, connessione fra passato e presente, principio e fine della ricerca dei valori più autentici. Se con Le origini della gastronomia garganica l’autore ha letteralmente ingolosito i suoi lettori, Gargànimo è una ricerca attorno al modo di essere di un intero popolo, al suo modo di mettersi in reciproca relazione, di analizzare il tempo e assistere al suo lento incedere. Se una casa ce po ngegnà, un avvenimento può accadere alla ssacrésa, o possiamo sentirci currìve se qualcuno ci dà del ciaràule, il tutto ha a che vedere col modo in cui siamo diventati garganici, incastrati nei piccoli ingranaggi quotidiani di quella complessa macchina che è la Storia. Sarà ancora possibile credere alla storia di Trìcche e Trebbenàle oppure dovremo arrenderci alle tracce scientifiche che vorrebbero dimostrare il contrario? Questo libro ci mette davanti allo specchio e ci invita a guardare dentro, a immergerci nella nostra stessa figura e ritrovare il senso più profondo della nostra identità e della nostra storia. |