Note: Il libro raccoglie una trentina di poesie in lingua siciliana, che per quanto mi riguarda non è un dialetto, ma una lingua. La lingua italiana è la lingua della testa, il siciliano la lingua della pancia e del cuore: la lingua della vita. L’uomo che ha smesso di usare il dialetto è uno che ha rinunciato a un grado di intimità col proprio mondo e ha stabilito le distanze, dice Erri De Luca. Proprio oggi che le distanze si sono accorciate grazie ad internet e ai mezzi di comunicazione di massa, paradossalmente è aumentata la distanza dell’uomo dall’uomo. Recuperare il dialetto è un modo per riappropriarsi della propria umanità. |